come il Corpo Forestale dello Stato

non paga le fatture dei fornitori

 

Finisce qui quanto avevamo da mostrarvi della questione dei pagamenti del corpo forestale dello stato di potenza.

Non perchè si esauriscano qui i documenti, ma perchè pensiamo che quanto riportato sia esauriente di quanto posto in essere da un funzionario che, in virtù di chissà quali prerogative, appare essere autorizzato ad agire senza freni nella direzione che desidera.

Laddove il caso lo richiedesse, immetteremo in rete tutta la documentazione in nostro possesso, affinchè sia reso pubblico anche il più piccolo dettaglio di una vicenda dai contorni anomali e dalla conclusione ancora lontana.

Non mancheremo di aggiornare queste pagine laddove intervengano fatti nuovi per la qual cosa tornate a trovarci.

 

 

 

LE CONCLUSIONI

Il Corpo Forestale dello Sato, lo ripetiamo, e ne siamo assolutamente convinti, è una struttura sana e composta persone che fanno del diritto e della correttezza il loro credo. Quanto è accaduto però segna un punto a sfavore dell'amministrazione evidenziando, e ci si dimostri il contrario, che al singolo è lasciata la più ampia discrezionalità di azione, anche quando questa violenta il diritto e la logica.

Quali che siano i fini che hanno portato il dott. spagnolo ad agire in questo senso, possiamo supporlo, ma lasciamo ad altri il compito di analizzare la documentazione e valutarne le eventuali responsabilità.

Quello che è certo è che l'azienda, che ha operato nella fiducia e nella certezza delle norme, trae un danno economico e pratico di immensa portata che, certamente, sarà rifuso dall'amministrazione ma che ha posto la società nelle condizione di dover operare dei licenziamenti e rivedere la propria politica commerciale a causa della mancanza di una cifra così significativa dal proprio bilancio.

La stessa struttura del Corpo risente direttamente di questa situazione dal momento che le inevitabili problematiche tecniche che insorgono di giorno in giorno sugli impianti soggetti ad uso, sono amplificate dalla mancanza di una assistenza corretta e tempestiva, operabile solo dalla IPS Service in quanto depositaria del know how di gran parte delle attrezzature.

Nonostante oggi la cosa sia inevitabilmente indirizzata alle vie legali, non abbiamo comunque tralasciato di percorrere, e lo stiamo facendo tutt'ora, tutte le strade che possano ricondurre la questione sul piano della correttezza amministrativa e legale, interessando organi superiori e cercando comunque di fornire ad una amministrazione inspiegabilmente sorda, la possibilità di ravvedersi e recuperare sugli errori commessi.

Quali che siano le conclusioni del singolo, il diritto ed il buon senso non devono e non possono essere lasciati nelle mani di chi, per qualsivoglia motivazione, pretende di creare una propria realtà nella quale agire incondizionatamente contro tutto e contro tutti.

Chiunque avesse da commentare, confutare od integrare quanto in queste pagine abbiamo riportato e scritto, sarà ospite gradito, sopratutto se intenderà fare chiarezza e contribuire a porre la parola fine a questa assurda vicenda.

Grazie per la visita

Alberto Berti


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